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Reading aloud: l’unico modo per capire se stai scrivendo roba viva o cartone bagnato

  • Immagine del redattore: Gerardo Fortino
    Gerardo Fortino
  • 4 apr
  • Tempo di lettura: 2 min


Reading aloud
Immagine generata con AI

Perché la tecnica del reading aloud è la miglior revisione che puoi fare (dopo il sesso)


La tecnica del reading aloud, detta anche leggere ad alta voce, non è un vezzo da insegnante di lettere con il maglione di lana infeltrita. È un atto di sopravvivenza. È come controllare l’odore del latte prima di berlo. Se non lo fai, ti ritrovi con una frase che sembrava bella nella tua testa, ma che suona come un rutto mal represso appena esce dalla bocca.


Quando leggi ad alta voce quello che hai scritto, scopri subito le incongruenze, le ripetizioni, i giri a vuoto, i punti che non servono a un cazzo. E anche quelli che ti sembravano brillanti… iniziano a scricchiolare. Come una sedia rotta sotto il culo.


Cosa fa davvero la tecnica del reading aloud


Ti rivela i suoni storti

Le frasi non sono solo parole. Sono suoni. E se fanno a botte tra loro, il lettore se ne accorge. Quando leggi ad alta voce, senti se qualcosa stona. Non suona? Taglia. Non scorre? Riscrivi.


Ti mostra la noia che non sapevi di aver scritto

Hai presente quei pezzi che ti sembrano profondi, poetici, importanti? Appena li leggi a voce alta, sembrano la lista della spesa scritta da un filosofo ubriaco. Se sbadigli mentre li leggi, immagina chi legge in silenzio.


Ti fa sentire le ripetizioni come pugni

Ripeti una parola troppo spesso? Quando la leggi a voce alta, ti arriva in faccia. Una, due, tre volte. E ti chiedi: "Possibile che non conosca altri sinonimi?"


Ti costringe a rallentare

Scrivere è spesso una corsa. Ma leggere ad alta voce è camminare. E camminando vedi le buche. Quelle che da lontano non si notano


Come usare davvero la tecnica del reading aloud (senza sembrare uno scemo che parla da solo)


Chiuditi in una stanza: non per vergogna, ma per libertà. Nessuno ti disturba, nessuno ti giudica.
Leggi tutto. Anche le virgole. Anche i silenzi. Se salti, tradisci il ritmo. E il ritmo è sacro.
Registra la tua voce. Riascoltati. Fa schifo? Bene. Ora riscrivi.
Rileggi solo quando hai finito di scrivere. Non sabotarti prima del tempo. Prima scrivi. Poi leggi. Poi bestemmi. Poi riscrivi.

La tecnica del reading aloud ti salva. Ti pulisce. Ti sbatte la faccia contro i tuoi stessi errori. E lo fa con la stessa brutalità con cui ti guarda in faccia qualcuno, dopo, quando il sudore si è asciugato e non c’è più niente da fingere. Onesta, spietata. Ti dice: "Questo sei. O riscrivi, o vattene."


 

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